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24 Novembre 2023

DECONTRIBUZIONE SUD: PIÙ VICINA LA PROROGA AL 30 GIUGNO 2024

Il Ministero del Lavoro tramite la nota del 22 novembre 2023 annuncia la possibilità di una proroga della Decontribuzione Sud fino al 30 giugno 2024.

La misura agevolativa, infatti, è in scadenza il 31 dicembre dopo che l’autorizzazione della Commissione UE dello scorso anno (C(2022) 9191 final del 6 dicembre 2022) l’ha prorogata a tutto l’anno in corso.

Si tratta dell’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 che riconosce un esonero contributivo del 30 per cento nei confronti dei datori di lavoro con sede in una delle regioni del Sud Italia.

Sebbene la misura sia stata prevista fino al 2029, per diventare operativa ha bisogno dell’autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rientra nell’ambito degli aiuti di Stato.

La proroga dell’autorizzazione al 30 giugno 2024 è più vicina, in quanto favorita dalla decisione della Commissione, che qualche giorno fa ha disposto l’estensione di ulteriori 6 mesi per il Quadro Temporaneo di crisi e transizione, la cui scadenza è passata appunto a fine giugno.

Questa scelta, sottolinea la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, facilita e velocizza la procedura di richiesta dell’autorizzazione all’UE per estendere i termini di durata dell’esonero contributivo.

Come funziona la Decontribuzione Sud

Si procede spediti, dunque, verso la proroga dell’agevolazione Decontribuzione Sud. Tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, delle Regioni del Meridione potranno continuare a beneficiare dell’esonero contributivo del 30 per cento almeno fino al 30 giugno 2024.

La misura interessa nello specifico i datori di lavoro con sede in:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

Spetta per tutti i rapporti di lavoro dipendente ad esclusione del settore agricolo, finanziario e dei contratti di lavoro domestico.

Ricordiamo che la misura è prevista fino al 2029 ma con massimali di sgravio differenti:

  • 30 per cento fino al 31 dicembre 2025;
  • 20 per il 2026 e il 2027;
  • 10 per il 2028 e il 2029.

La decisione della Commissione Europea del 20 novembre, oltre a prorogare la durata del Quadro Temporaneo ha anche previsto un aumento proporzionale dei massimali di aiuto:

  • da 250.000 a 280.000 euro per l’agricoltura (settore escluso dall’agevolazione);
  • da 300.000 a 335.000 euro per pesca a acquacoltura;
  • da 2 a 2,25 milioni di euro per gli altri settori.

Con l’eventuale proroga della misura si applicheranno anche i nuovi massimali.

Fonte: InformazioneFiscale.it