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22 Luglio 2022

UNA PROCEDURA PER LA GESTIONE DI INFORTUNI E MANCATI INFORTUNI

Quello dei near miss è un argomento spesso affrontato dal nostro giornale, tanto da averci dedicato anche uno specifico convegno durante un’edizione della manifestazione Ambiente Lavoro. La rilevazione dei near miss, dei mancati infortuni può essere uno strumento importante per le aziende: conoscere e analizzare tutti gli eventi e le non conformità che hanno causato infortuni o potevano causarli permette indubbiamente di migliorare la prevenzione.

Ne torniamo a parlare con riferimento ad alcuni documenti procedurali elaborati e inviati al nostro giornale da Antonio Zannini (QEHS-ISM, formatore e consulente) che fanno riferimento, oltre che ad altri possibili eventi incidentali, anche ai near miss.

Nella presentazione di questi documenti Zannini sottolinea che “attuare processi di gestione sinistrimancati infortuniinfortunimalattie professionali, azioni correttive e reporting contribuisce a implementare strumenti di valutazione importanti nella realtà imprenditoriale odierna”. L’ analisi e, ad esempio le consequenziali azioni per ridurre i rischi emersi, “possono divenire fonte di indicatori per l’esercizio della prevenzione/protezione dei soggetti interessati”.

La procedura per la gestione di infortuni, mancati infortuni e malattie professionali

Presentiamo in particolare la procedura “Gestione sinistri, mancati infortuni, infortuni, malattie professionali azioni correttive e reporting” il cui scopo è definire “le norme da seguire per il primo intervento, le indagini, e le comunicazioni interne al luoghi di lavoro in cui opera il personale dell’Azienda o nelle aree in gestione in caso di sinistri, mancati infortuni, infortuni, malattie professionali e per la segnalazione degli eventi di maggiore gravità alle Funzioni Aziendali competenti” onde “facilitare le analisi di tali eventi per poter valutare le misure preventive e/o protettive da implementare a quelle già attuate per evitare il ripetersi dell’evento”.

Nello specifico la procedura permette di:

  • definire le modalità di gestione di sinistri, mancati infortuni, infortuni, malattie professionali e di situazioni particolari che possono rappresentare un rischio grave per i lavoratori, nel rispetto delle norme cogenti durante le attività svolte, sia che essi siano dipendenti dell’ organizzazione, dipendenti di Società operanti per conto dell’ organizzazione all’interno delle aree in gestione, visitatori , allo scopo di attuare azioni preventive e correttive finalizzate ad annullare o ridurre al minimo la probabilità che gli stessi si ripetano anche con l’eventuale aggiornamento delle documentazioni di merito.
  • Definire le modalità di comunicazione tra:
    • LAV – Lavoratori
    • PRE – Preposti
    • UO – Unità Logistica Operativa
    • SPP – Unità Servizio di Prevenzione e Protezione
    • MC – Medico Competente
    • DL – Datore di Lavoro
    • ODV – Organismo di Vigilanza
    • AI – Addetti Prevenzione e Protezione Incendi
    • APS – Addetti al Primo Soccorso
    • RF – Responsabili di funzione

La procedura “si applica a tutto il personale dell’organizzazione, ed a tutte le eventuali parti interessate esterne (società operanti per conto dell’organizzazione, visitatori) che si trovino all’interno delle aree gestite dalla stessa. La presente procedura è attuata da DL e si applica quando (a titolo non esaustivo):

  • si verificano infortuni o incidenti;
  • vi è la segnalazione di situazioni di rischio notificate da parte di RLS, PRE, SPP, MC, AI, APS, ODV, enti di controllo, fornitori di beni e servizi. Per quanto riguarda LAV o LAV autonomi, gli adempimenti contenuti nella presente procedura devono essere inclusi negli accordi e relativi documenti contrattuali”.

La procedura per la gestione dei sinistri: le definizioni

A titolo non esaustivo la procedura riporta alcune definizioni/terminologie utili per la comprensione del documento procedurale:

  • azione correttiva: “azione relativa all’eliminazione delle cause che hanno determinato una non conformità, per evitarne il ripetersi. Essa contribuisce pertanto all’adeguatezza ed efficacia del Sistema favorendo anche l’eliminazione d’inefficienza e/o costi non necessari
  • correzione: azione per eliminare una situazione pericolosa rilevata, o di altre situazioni indesiderabili rilevate.
  • trattamento: azione volta a limitare e/o annullare immediatamente l’evento (analogia a ‘correzione’)
  • comportamento pericoloso: azione che può esporre i lavoratori ed eventualmente altre persone presenti (fornitori, clienti), ad un rischio di infortunio o di incidente.
  • incidente sui generis: evento imprevisto, casuale e violento, occorso durante l’attività lavorativa, che ha prodotto conseguenze per le persone, i beni aziendali e/o di terzi, per l’ambiente, arresto delle attività operative o che ha determinato un danno di immagine. Tale concetto deve essere tassativamente categorizzato in:
    • sinistro o incidente semplice: incidente con danni alle cose (beni aziendali e/o di terzi) ambiente (cd. impatto), arresto delle attività operative ma nessun danno al lavoratore e/o persone.
    • near miss o mancato infortunio: particolare situazione che per una fortunosa circostanza non ha causato alcun danno al lavoratore, ma che se queste favorevoli circostanze non si fossero verificate, i danni ai lavoratori ci sarebbero stati e magari sarebbero stati di una certa gravità.
  • infortunio: Evento traumatico che provoca un danno personale al lavoratore: causa violenta in occasione di lavoro da cui sia derivata la morte od un’inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero un’inabilità temporanea assoluta per un tempo maggiore della rimanente parte della giornata o del turno nel quale si è verificato. Inoltre una particolare classe di infortunio:
    • itinere: quando avviene nel tragitto casa-lavoro, salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto indipendente dal lavoro o, comunque, non necessitate. Esso include anche gli spostamenti per esigenze di mensa quando questa è posta all’esterno dell’Azienda.
  • infortunio a terzi: Evento traumatico provocato dal lavoratore a figure terze provocando alle stesse un danno personale. (si vede definizione ‘infortunio’)
  • malattia professionale: Definita anche ‘tecnopatia’ – evento dannoso al lavoratore che si manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario e in occasione del lavoro; l’influenza del lavoro nella genesi del danno lavorativo è specifica, poiché la malattia deve essere contratta proprio nell’esercizio ed a causa di quell’attività lavorativa o per l’esposizione ad una noxa patogena.
  • commissione sicurezza: organo interno di analisi composto da SPP, DL, OT, RLS, PREPOSTO di sito con lo scopo di implementare azioni preventive correttive e di verifica finalizzate ad annullare o ridurre al minimo la probabilità di avvenimento di rischio per i lavoratori e/o parti interessate”.

La procedura per la gestione dei sinistri: il ruolo dei lavoratori

Ricordando che nel documento si fa riferimento a varie normative (Norma UNI EN ISO 9001,

Norma UNI EN ISO 45001, D.Lgs. n° 81/2008, UNI 7249:2007, UNI EN ISO 14001, …) riportiamo il punto 9. che affronta il ruolo dei “lavoratori e parti interessate” (LAV).

Si indica che i lavoratori devono segnalare immediatamente al proprio preposto e/o agli operatori UO (in caso d’infortunio in itinere) “ogni qualsivoglia evento di sinistro o incidente semplice, near miss o mancato infortunio, infortunio”.

Al “verificarsi di un sinistro o incidente semplice, near miss o mancato infortunio o qualora si riscontri un comportamento pericoloso per la salute e la sicurezza dei lavoratori e/o di altri parti interessate eventualmente presenti, i lavoratori coinvolti, presenti, o anche testimoni sono:

  • tenuti a comunicarlo al proprio PREPOSTO mediante l’apposito modulo interno di “rapporto di segnalazione”. Ove si volesse mantenere l’anonimato non riferendo direttamente l’evento, i testimoni possono comunicarlo mediante l’invio di una comunicazione in carta semplice” che risponda a vari quesiti relativi all’evento.

Fonte: PUNTO SICURO