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13 Ottobre 2023

SCONTRINI ELETTRONICI E POS CON DATI DIVERSI, LE ENTRATE: ERRORI NELLE LETTERE DI COMPLIANCE, ANNULLAMENTO IN CORSO

Gli operatori finanziari hanno commesso errori nella comunicazione dei pagamenti POS che hanno fatto emergere un disallineamento con i dati delle fatture e degli scontrini elettronici alla base delle lettere di compliance inviate alle partite IVA dall’Agenzia delle Entrate.

Un effetto domino è quello descritto nel comunicato stampa dell’11 ottobre 2023 diffuso dall’Amministrazione finanziaria che conferma il dubbio di molti: delle anomalie nelle informazioni analizzate.

Non era possibile prevederlo, si giustifica l’Agenzia delle Entrate annunciando subito l’invio di comunicazioni di annullamento delle segnalazioni di anomalie.

Scontrini elettronici e POS con dati diversi, le Entrate: annullamento delle lettere di compliance con errori

L’Amministrazione finanziaria si rivolge alle partite IVA destinatarie delle lettere di compliance che segnalano delle incongruenze tra i pagamenti con POS giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi.

Gli errori sono stati commessi dagli operatori finanziari, segnalano dalle Entrate, ma costano cari ai destinatari delle comunicazioni, messi in allarme dagli avvisi ricevuti, e alla stessa Amministrazione che si ritrova a dover rimediare spedendo una comunicazione di annullamento per ogni lettera di compliance che riporta i dati sbagliati.

Non era possibile evitare questo botta e risposta poco felice tra Fisco e contribuenti?

Risposta negativa, secondo l’Agenzia delle Entrate:

“Da alcune segnalazioni giunte da contribuenti e intermediari è emerso che degli operatori finanziari, obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate.

L’Agenzia delle Entrate è venuta a conoscenza di questa circostanza – non riferibile al proprio operato e, trattandosi di informazioni trasmesse in forma giornaliera e aggregata, non rilevabile neppure dalle attività di verifica della qualità delle banche dati – solo dopo l’invio delle lettere di compliance relative al confronto tra pagamenti elettronici giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi”.

Nel frattempo, però, mentre in teoria si parla di costruire un nuovo dialogo Fisco-contribuente con le novità della legge delega della riforma fiscale, nella pratica episodi come questo rendono il rapporto sempre più difficile.

Fonte: InformazioneFiscale.it