L’ispettorato chiarisce le sanzioni per lavoro appalti e distacchi irregolari dopo la sovrapposizione normativa del decreto PNRR e legge 145 2018. Tabella di riepilogo
Il 18 giugno 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito, tramite la nota 1091/2024, le nuove sanzioni previste dal decreto legge 19/2024 per contrastare il lavoro irregolare negli appalti.
La circolare, indirizzata alle Direzioni interregionali del lavoro, agli Ispettorati d’area metropolitana e territoriali del lavoro, e altri enti interessati, fornisce indicazioni operative dettagliate che vediamo nei paragrafi seguenti con gli esempi forniti e una tabella di riepilogo.
Dal 2 marzo 2024, nei casi di appalto e distacco senza requisiti di legittimità, sia l’utilizzatore sia il somministratore saranno puniti con arresto fino a un mese o un’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore e per ogni giorno di lavoro. Tuttavia, in fase di applicazione, tale ammenda diventa 72 euro, a causa dell’aumento del 20% previsto dalla legge 145/2018. Il decreto legge 19/2024 ha incrementato del 30% le sanzioni per il lavoro nero, confermando comunque l’aumento del 20% per le violazioni previste dall’articolo 18 del Dlgs 276/2003.
Di conseguenza, per la somministrazione non autorizzata e gli appalti e distacchi illeciti, la sanzione è di 72 euro per ogni lavoratore e per ogni giorno di lavoro.
Ad esempio, in un appalto illecito con 3 lavoratori per 10 giorni, la sanzione sarà di 2.160 euro: 60x3x10 = 1.800 euro, aumentati del 20% come previsto dall’art. 1, comma 445 della legge 145/2018. Questo aumento si applica anche alle nuove sanzioni previste dal decreto legge 19/2024. In caso di appalto non genuino, punito con arresto o ammenda, il personale ispettivo può imporre una prescrizione obbligatoria per sanare l’irregolarità, con una sanzione ridotta a un quarto del massimo (18 euro invece di 72).
Il legislatore ha stabilito che la sanzione non può essere inferiore a 5.000 né superiore a 50.000 euro. Se l’importo calcolato è inferiore a 5.000 euro, verrà applicata questa soglia, riducibile a un quarto (1.250 euro) in caso di ottemperanza alla prescrizione.
Si attendono anche indicazioni ulteriori riguardo l’applicabilità nel tempo della nuova disciplina sanzionatoria.
Sanzioni con recidiva e aggravanti per Minori
La circolare INL del 18 giugno 2024 tratta anche il tema della recidiva e delle aggravanti in caso di sfruttamento dei minori.
L’ Ispettorato nazionale del lavoro sottolinea che il tema della recidiva riferito alle violazioni di cui al nuovo art. 18 del D.Lgs. n. 276/2003 vede la parziale sovrapposizione di diverse disposizioni normative, ovvero:
da un lato la perdurante vigenza dell’art. 1, comma 445 lett. e), L. n. 145/2018, secondo cui “le maggiorazioni sono raddoppiate ove, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti”.
Dall’altro lato, il D.L. n. 19/2024 ha introdotto all’art. 18 del D.Lgs. n. 276/2003 un nuovo comma 5-quater, secondo il quale “gli importi delle sanzioni previste dal presente articolo sono aumentati del venti per cento ove, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni penali per i medesimi illeciti”.
Pertanto, in presenza di una recidiva “semplice”, le sanzioni aumenteranno del 40%, mentre per una recidiva “specifica” (ossia per lo stesso tipo di illecito), le sanzioni saranno incrementate cumulativamente del 60% (20% + 40%).
Aggravanti per Minori:
Nel caso di sfruttamento di minori, la pena prevista è l’arresto fino a diciotto mesi e l’ammenda aumentata fino al sestuplo. Le nuove disposizioni confermano che in presenza di aggravanti per sfruttamento di minori, si applicheranno sia la pena detentiva sia quella pecuniaria, aumentata fino al sestuplo della sanzione base (incluso l’aumento del 20% per le sanzioni previste dall’art. 18 del Dlgs 276/2003).
Tabella delle Sanzioni
Violazione | Sanzione per ogni lavoratore e giorno di lavoro | Sanzione con aumento del 20% (art. 1, comma 445) |
Appalto e distacco senza requisiti di legittimità | 60 euro | 72 euro |
Somministrazione non autorizzata | 60 euro | 72 euro |
Ammenda per sanare il reato in via amministrativa | 1/4 del massimo dell’ammenda (18 euro) | 1/4 del massimo dell’ammenda (18 euro) |
Sanzione minima non riducibile | 5.000 euro | 5.000 euro |
Sanzione massima non riducibile | 50.000 euro | 50.000 euro |
Recidiva semplice (aumento del 40%) | 60 euro | 84 euro |
Recidiva specifica (aumento del 60%) | 60 euro | 96 euro |
Fonte: Fiscoetasse.com