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11 Luglio 2025

Prevenire e contrastare le molestie nei luoghi di lavoro: una questione di sicurezza e dignità

La sicurezza sul lavoro si fonda non solo una prevenzione dei rischi fisici, ma anche sulla tutela della salute psicologica e della dignità personale di ogni lavoratore. In questo contesto, il fenomeno delle molestie nei luoghi di lavoro rappresenta una criticità che richiede attenzione, consapevolezza e un approccio condiviso da parte dell’intera comunità lavorativa.

Le molestie nei luoghi di lavoro rappresentano una seria violazione dei diritti della persona e un rischio concreto per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Sebbene se ne parli sempre di più, il fenomeno rimane in parte sommerso, complici il timore di ritorsioni, la scarsa consapevolezza e, in alcuni casi, l’assenza di adeguati strumenti di prevenzione e protezione.

Cosa si intende per molestie sul lavoro?

Il D. Lgs. 198/2006 definisce le molestie come quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi collegati al sesso o ad altri fattori discriminatori, che hanno lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.

Un problema anche di sicurezza

Le molestie non sono solo un problema etico o giuridico: costituiscono a tutti gli effetti un rischio psicosociale sul luogo di lavoro. Possono generare stress, ansia, depressione, calo di concentrazione, assenteismo, e in casi gravi, anche traumi permanenti. Secondo la normativa sulla sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008), il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare e gestire tutti i rischi per la salute e la sicurezza, compresi quelli di natura e relazionale, come appunto le molestie.

Valutazione del rischio specifica

Il Testo Unico sulla Sicurezza richiede che nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) si includano anche i rischi psicosociali come lo stress, le molestie e la violenza.

Integrare la valutazione sulla violenza e le molestie nei luoghi di lavoro all’interno del DVR non è un adempimento formale, ma una scelta strategica per creare ambienti di lavoro sicuri, rispettosi e sostenibili. I vantaggi sono tangibili: persone più motivate, meno turnover e maggior tutela legale. Se applicata con continuità, questa prospettiva trasforma la prevenzione in una leva di crescita aziendale.

Cosa può (e deve) fare un’organizzazione

Contrastare le molestie è possibile attraverso un approccio integrato fatto di:

  • Prevenzione: promuovere una cultura aziendale fondata sul rispetto, l’inclusione e la parità.
  • Formazione: coinvolgere lavoratori e dirigenti in percorsi formativi mirati alla prevenzione delle molestie e al riconoscimento precoce dei segnali.
  • Procedure chiare: predisporre canali riservati per la segnalazione degli episodi, garantendo anonimato e protezione.
  • Intervento: gestire tempestivamente le segnalazioni con indagini imparziali e azioni disciplinari appropriate.
  • Supporto: offrire sostegno psicologico alle vittime e accompagnamento nel percorso di tutela.

Un ambiente di lavoro sicuro è anche un ambiente rispettoso

  • Contrastare le molestie non è solo un obbligo di legge, ma una responsabilità etica e organizzativa. Investire in ambienti lavorativi sani e rispettosi significa tutelare la dignità delle persone, migliorare il benessere organizzativo e rafforzare la reputazione aziendale.
  • Parlare apertamente di questi temi è il primo passo per cambiare la cultura del lavoro. La sicurezza passa anche da qui.

Fonte: puntosicuro.it