Consulenza e soluzioni integrate per il mondo del lavoro

NOTIZIE

7 Novembre 2025

Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e superammortamento per imprese

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 ottobre 2025, ha approvato il disegno di legge di Bilancio per il 2026, una manovra da 18,7 miliardi di euro interamente finanziata senza ricorso all’aumento del disavanzo pubblico.

Gli obiettivi principali restano quelli di sostenere famiglie, imprese e sistema produttivo, riducendo al contempo la pressione fiscale e incentivando gli investimenti.

Riforma IRPEF: riduzione dell’aliquota per il secondo scaglione

Il disegno di legge prevede la riduzione dell’aliquota IRPEF per il secondo scaglione di reddito, che passa dal 35% al 33%, a vantaggio soprattutto del ceto medio.

È introdotto un meccanismo di sterilizzazione per i redditi più elevati:
per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 200.000 euro annui, alcune detrazioni (al 19%, erogazioni liberali ai partiti, premi assicurativi contro eventi calamitosi) vengono ridotte di 440 euro.

La misura rientra nel percorso di semplificazione e alleggerimento dell’IRPEF avviato nelle precedenti manovre.

Locazioni brevi: nuove regole e ritenuta al 26%

Dal 1° febbraio 2026 la ritenuta fiscale operata dagli intermediari (piattaforme digitali e agenzie immobiliari) sui redditi da locazione breve sale dal 21% al 26%.

La novità si applica sia ai locatori che optano per la cedolare secca sia a quelli che non esercitano l’opzione.
È inoltre abrogato il limite numerico di immobili locabili sotto il regime delle locazioni brevi: l’attività potrà essere considerata imprenditoriale in base a criteri di frequenza, organizzazione e continuità.

L’obiettivo è armonizzare la tassazione degli affitti turistici e contrastare le pratiche elusive nel settore.

Detrazioni per interventi edilizi ed energetici

Prorogate e rimodulate le agevolazioni fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento energetico:

  • 36% per le spese sostenute nel 2025 e 2026;
  • 30% per le spese sostenute nel 2027.

Per interventi di miglioramento energetico, installazione di fotovoltaico o riduzione del rischio sismico, la detrazione resta al 50% fino al 2026, per poi scendere al 36% dal 2027.

Le misure estendono la validità dei bonus fino al 2026, garantendo continuità agli investimenti nel comparto edilizio.

Regime dei nuovi residenti: imposta sostitutiva più alta

Per chi trasferisce la residenza fiscale in Italia a partire dal 2026, l’imposta sostitutiva sui redditi di fonte estera viene aumentata:

  • da 200.000 a 300.000 euro annui per il titolare;
  • da 25.000 a 50.000 euro per ciascun familiare.

Le nuove soglie si applicano per l’intera durata del regime (massimo 15 anni), in linea con la strategia volta ad attrarre grandi patrimoni e investitori stranieri.

Regime forfetario: proroga al 2026

Confermata la proroga del regime forfetario per professionisti e lavoratori autonomi anche nel 2026.


Restano invariati i requisiti di accesso:

  • ricavi fino a 85.000 euro annui;
  • spese per lavoro dipendente non superiori a 20.000 euro.

Si confermano le aliquote agevolate (15%, o 5% per i primi cinque anni) e le semplificazioni contabili (esonero IVA e scritture ordinarie).

Criptovalute e token digitali

In recepimento del Regolamento europeo MiCA, la Legge di Bilancio disciplina la tassazione delle cripto-attività:

  • aliquota unica del 26% sui redditi e proventi derivanti da token di moneta elettronica denominati in euro;
  • esclusa la tassazione per la conversione reciproca tra euro e token o per il rimborso del valore nominale.

L’obiettivo è allineare la normativa italiana agli standard europei, garantendo maggiore certezza fiscale nel settore delle valute digitali.

IVA: liquidazione automatizzata e controlli più stringenti

In caso di omessa dichiarazione IVA, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere a una liquidazione automatizzata basata sui dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici.

Il contribuente avrà 60 giorni per regolarizzare o fornire chiarimenti.
In assenza di riscontro, le somme saranno iscritte a ruolo definitivo e non compensabili con crediti d’imposta.

La misura mira a velocizzare il recupero dell’imposta dovuta e ridurre le omissioni dichiarative.

Compensazioni: limiti e verifiche preventive

Dal 1° luglio 2026:

  • non sarà più possibile utilizzare in compensazione crediti d’imposta non certificati (es. crediti non derivanti da dichiarazioni fiscali);
  • la soglia di controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate per le compensazioni scende da 100.000 a 50.000 euro annui.

Le compensazioni oltre tale importo saranno soggette a verifica preventiva: senza validazione, non potranno essere utilizzate.

Superammortamento: ritorno dell’incentivo per investimenti

Reintrodotto il superammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel triennio 2026–2028, con una maggiorazione del costo fiscalmente deducibile:

  • +50% per gli investimenti del 2026,
  • +40% per quelli del 2027,
  • +30% per quelli del 2028.

L’agevolazione è rivolta a imprese e professionisti (escluse quelle in liquidazione o con debiti fiscali gravi), e riguarda macchinari, impianti e attrezzature nuove installate in Italia.

Il beneficio è cumulabile con il credito d’imposta per investimenti 4.0 entro i limiti del costo complessivo.

ZES Unica: credito d’imposta per il Mezzogiorno

Per favorire gli investimenti nel Sud, viene rifinanziato il credito d’imposta ZES Unica, con risorse pari a 1,8 miliardi per il 2026 e 2 miliardi per il 2027.

Percentuali agevolabili:

  • 45% per le piccole imprese,
  • 35% per le medie,
  • 25% per le grandi.

I beni agevolabili devono restare nel patrimonio aziendale per almeno 5 anni (3 per le PMI) e non possono essere ceduti o distolti dall’uso produttivo.

In sintesi

La Legge di Bilancio 2026 si muove lungo due direttrici principali:

  • sostegno alla crescita e alla competitività delle imprese, con superammortamento e credito ZES;
  • riduzione della pressione fiscale su famiglie e contribuenti, attraverso il taglio IRPEF e la proroga dei regimi agevolati.

Fonte: edotto.com