Il Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2025 ha approvato un nuovo Decreto-legge in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, introducendo una serie di misure che mirano a ridurre gli infortuni, promuovere la cultura della prevenzione e rendere più trasparenti i rapporti di lavoro, in particolare nei settori edile, agricolo e formativo.
Il provvedimento, composto da 18 articoli, interviene su tre direttrici principali:
- Tracciabilità e vigilanza nei cantieri e nei luoghi di lavoro;
- Tutela della formazione scuola-lavoro e benessere del personale;
- Rafforzamento della prevenzione e nuovi incentivi sociali.
Badge digitale di cantiere e tracciabilità dei lavoratori
Una delle principali innovazioni è l’introduzione del badge digitale di cantiere, obbligatorio per tutte le imprese che operano in appalto o subappalto, sia in ambito pubblico che privato.
La tessera, dotata di codice univoco anticontraffazione e collegata alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), consentirà di:
- garantire maggiore trasparenza nelle presenze e nei flussi di manodopera;
- rafforzare la vigilanza sul lavoro irregolare;
- migliorare la tracciabilità e la gestione della sicurezza nei cantieri.
Cosa cambia per imprese e consulenti
- Sarà necessario organizzare procedure per il rilascio, la gestione e la verifica dei badge.
- I coordinatori per la sicurezza dovranno aggiornare i PSC e POS per includere la gestione digitale delle presenze.
- Le scuole coinvolte nei percorsi PCTO dovranno assicurarsi che le imprese partner rispettino gli obblighi di badge digitale, se operano in contesti assimilabili a cantieri.
Stop ai percorsi scuola-lavoro ad alto rischio
Il decreto introduce un’importante misura di tutela per gli studenti, vietando alle scuole di stipulare convenzioni con imprese che prevedano lavorazioni ad alto rischio.
Parallelamente, l’INAIL promuoverà progetti formativi e campagne di Educazione civica per diffondere la cultura della sicurezza.
“La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio.”
— Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito
Implicazioni operative
- Le scuole dovranno rivedere le convenzioni PCTO già in essere, escludendo le attività potenzialmente pericolose.
- Le imprese dovranno poter dimostrare la conformità delle attività proposte alle nuove disposizioni.
- I consulenti potranno supportare scuole e aziende con checklist di verifica rischio/attività, piani assicurativi e percorsi formativi per studenti anche “in itinere”.
Formazione e benessere organizzativo
Il decreto rafforza l’obbligo di formazione periodica dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), estendendolo anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, e prevede criteri più stringenti per l’accreditamento degli enti formatori.
Inoltre, introduce la necessità di monitorare anche i rischi psicosociali, come stress e burnout, soprattutto nel comparto scolastico.
Le organizzazioni sindacali (ANIEF, ANMIL) hanno accolto positivamente le misure, pur sottolineando la necessità di potenziare la prevenzione del disagio lavorativo per docenti e personale ATA.
Indicazioni pratiche
- Aggiornare il DVR includendo gli aspetti di benessere e stress lavoro-correlato.
- Prevedere formazione specialistica e continua per il personale scolastico e aziendale.
- Integrare nei modelli organizzativi la valutazione del benessere organizzativo accanto ai rischi tradizionali.
Nuove misure di tutela e incentivi
Il decreto istituisce un Fondo per borse di studio destinate agli orfani delle vittime di incidenti sul lavoro, con importi tra 3.000 e 7.000 euro annui.
Secondo la Ministra Marina Calderone, la misura comporterà un impegno economico complessivo di circa 900 milioni di euro all’anno e si inserisce in una strategia di responsabilità sociale d’impresa volta a valorizzare la prevenzione e la solidarietà.
Azioni consigliate per imprese, scuole e consulenti
Per affrontare al meglio le novità introdotte, si raccomanda di:
- Rivedere le procedure aziendali e aggiornare i piani di sicurezza con l’inserimento del badge digitale;
- Verificare le convenzioni PCTO e garantire che le attività proposte agli studenti non comportino rischi elevati;
- Aggiornare la formazione di RLS, preposti e lavoratori secondo i nuovi standard;
- Integrare la valutazione del benessere psicologico nei DVR e nei modelli organizzativi;
- Promuovere campagne interne di sensibilizzazione sulla sicurezza e sulla prevenzione dei rischi.
Conclusione
Il Decreto Sicurezza sul Lavoro 2025 rappresenta un passo decisivo verso una gestione più moderna, digitale e inclusiva della sicurezza.
Non si limita a introdurre nuovi obblighi, ma punta a creare una cultura condivisa della prevenzione, che coinvolge imprese, scuole, consulenti e istituzioni.
Per chi opera nel campo della sicurezza e del lavoro, è il momento di trasformare gli adempimenti normativi in opportunità di miglioramento, mettendo al centro la persona, il benessere e la qualità del lavoro.
Fonte: puntosicuro.it
Fonte: ansa.it
Fonte: anief.org
 
								 
															

 
															