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26 Maggio 2023

DECRETO ENERGIA E PROROGHE TREGUA FISCALE: VIA LIBERA DEFINITIVO AL DECRETO BOLLETTE

Nella seduta del 25 maggio, con 99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni, il Senato ha rinnovato la fiducia approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il disegno di legge di conversione (A.S. 174), con modificazioni, del Decreto legge del 30 marzo 2023 n. 34 (“Decreto bollette”), recante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali, pubblicato in GU del 30.03.2023 n. 76.

In allegato il testo del decreto-legge (AS 174) comprendente le modifiche apportate dalla Camera dei deputati, in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il testo, composto da 4 capi e 25 articoli più allegati, è entrato in vigore il 31 marzo 2023:

– Capo I – Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale

  • Rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas per il primo e secondo trimestre 2023
  • Riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il secondo trimestre dell’anno 2023
  • Contributo in quota fissa in caso di prezzi del gas elevati
  • Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale
  • Disposizioni in materia di contributo di solidarieta’ temporaneo
  • Tassazione agroenergia
  • Disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico

– Capo II – Disposizioni in materia di salute

– Capo III – Misure in materia di adempimenti fiscali

si segnalano le diverse proroghe previste in materia di tregua fiscale, in particolare per ravvedimento speciale, sanatoria violazioni formali e definizione liti pendenti:

  • viene rinviato al 31 ottobre 2023, in luogo del 31 marzo 2023, il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni di natura formale;
  • vengono modificati i termini per l’accesso al cosiddetto ravvedimento speciale;
  • sempre in relazione al ravvedimento speciale, si prevede che la regolarizzazione debba essere perfezionata, in luogo del 31 marzo 2023, entro la data del 30 settembre 2023.

Si modificano anche i termini previsti per la definizione agevolata delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata e la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione.

Viene introdotta un’interpretazione autentica delle norme della legge di bilancio sulla regolarizzazione (ravvedimento speciale) delle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti: sono escluse dal ravvedimento speciale le violazioni rilevabili in sede di controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi e di dichiarazioni IVA, nonché quelle definibili mediante la regolarizzazione delle violazioni formali.

– Capo IV Disposizioni finali e finanziarie.

Fonte: Fisco e Tasse