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17 Febbraio 2023

ATTIVITÀ DI VIGILANZA 2023: GLI INDIRIZZI ED I DATI INL SULLE IRREGOLARITÀ

Le ispezioni in azienda volte a verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro salgono del 22% nel 2022 e crescono anche le violazioni contestate in oltre 100 mila aziende interessate dai controlli. Sono questi i dati sull’attività ispettiva presentati dal neo-direttore INL, Paolo Pennesi e rilanciati sul sito del Ministero Lavoro, alla Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza, riunita lunedì 13 febbraio 2023 nella Sala Piegari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Presente la Ministra Calderone che ha rimarcato la lotta al fenomeno delle morti bianche e sollecitato maggiore scambio e collaborazione con INL.
Come si orienterà l’attività di vigilanza e quali sono i risultati raggiunti nell’anno appena trascorso?
Ispezioni: dove si indirizza l’attività di vigilanza 2023?
I dati presentati dal direttore INL, Paolo Pennesi alla Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza il 13 febbraio scorso delinea la programmazione della vigilanza per il 2023 che vede edilizia, agricoltura, logistica e trasporti come i settori principali verso cui indirizzare i controlli relativi a salute e sicurezza nell’ambito della vigilanza cosiddetta di iniziativa.
Presenti il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone ed i rappresentanti di Ministero dell’Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Inpgi, Carabinieri, Guardia di Finanza, organizzazioni sindacali e datoriali.
Ispezioni in 100 mila aziende
I dati sull’attività di intelligence raccontano di ispezioni in circa 100mila aziende, con un miliardo di contributi e premi recuperati ed una lotta dichiarata “al lavoro sommerso, alle esternalizzazioni illecite, al caporalato, alle forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato, alle discriminazioni connesse al lavoro attraverso piattaforme digitali”.
Sicurezza sul Lavoro: l’impegno di INL e Ministero Lavoro
Per quanto riguarda i profili di salute e sicurezza, la vigilanza sale: + 22% degli accessi per verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riporta INL.
Ed il Ministro Calderone sprona a non abbassare la guardia sul fenomeno infortunistico.
Irregolarità sul lavoro: i dati INL
In base ai dati sciorinati dal Direttore Pennesi il tasso di irregolarità è pari al 72%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il personale ispettivo ha recuperato, a tutela dei lavoratori interessati, 1.153.324.990 euro di contributi e premi evasi, con un incremento pari al 3,75% e con un recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata di 14.034 euro (€ 13.127 nel 2021: incremento di quasi il 7%)
Come abbiamo detto, salgono gli accessi per profili di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche le violazioni contestate (+44%, dalle 17.643 del 2021 alle 25.481 nel 2022). Si ricorre di più ai provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, (8.210 a fronte dei 3.971 dell’anno precedente), di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza.
Nel corso del 2022, il personale ispettivo ha maggiormente fatto ricorso anche ai poteri di conciliazione monocratica e di diffida accertativa (con incrementi del 6% e del 13% rispetto al 2021), in un’ottica di snellimento dei tempi e delle modalità procedurali di intervento a tutela dei crediti vantati dai lavoratori.