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24 Ottobre 2025

Legge di Bilancio 2026: novità per lavoro, salari e contrattazione collettiva

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio per il 2026, che ora passa all’esame del Parlamento. La manovra, dal valore complessivo di 18,7 miliardi di euro, si pone in continuità con le precedenti e mira a sostenere famiglie, imprese e lavoratori, con particolare attenzione alla natalità, al potere d’acquisto e all’occupazione stabile.

Di seguito una sintesi delle principali misure di interesse in ambito lavoristico e previdenziale.

 Misure per le famiglie e la natalità

  • Bonus mamme lavoratrici aumentato da 40 a 60 euro mensili, riconosciuto in un’unica soluzione a dicembre 2026.
  • Prima casa esclusa dal calcolo ISEE, entro certi limiti catastali, per accedere a prestazioni sociali (assegno unico, bonus nido, ecc.).
  • Estensione dei congedi parentali e per malattia dei figli, fruibili fino ai 14 anni di età.
  • Rifinanziata la Carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

 Lavoro, salari e contrattazione collettiva

L’obiettivo del capitolo “Lavoro” è duplice: ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e sostenere la contrattazione collettiva, con misure mirate ai settori a basso reddito.

Riduzione IRPEF

  • L’aliquota del 35% scende al 33% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, con un impatto stimato di 2,8 miliardi di euro.

Incentivi alla produttività

  • Imposta sostitutiva sui premi di produttività ridotta dal 5% all’1% per il 2026 e 2027.
  • Soglia dei premi agevolabili aumentata da 3.000 a 5.000 euro annui.
  • Detassazione dei redditi da lavoro notturno e festivo per chi percepisce fino a 40.000 euro annui.

 Rinnovi contrattuali e lavoro povero

  • Per i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro annui, aliquota agevolata del 5% sugli aumenti retributivi derivanti dai rinnovi dei CCNL stipulati nel 2025-2026.

Buoni pasto elettronici

  • La soglia di esenzione fiscale sale da 8 a 10 euro giornalieri.

 Pubblico impiego

  • Istituito un Fondo per il rinnovo dei contratti pubblici 2025–2027, con priorità agli enti locali.
  • Ridotti i tempi di erogazione del TFS ai dipendenti pubblici, in linea con la recente sentenza della Corte Costituzionale.

 Incentivi all’assunzione e alla trasformazione

Per favorire l’occupazione stabile e ridurre i divari territoriali, la Legge di Bilancio introduce nuovi esoneri contributivi per il 2026:

 Assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato

  • Esonero parziale dei contributi previdenziali (esclusi i premi INAIL) per 24 mesi su nuove assunzioni o trasformazioni effettuate nel 2026.
  • Incentivo riservato ai datori di lavoro privati e al personale non dirigenziale.

 Occupazione delle madri lavoratrici

  • Esonero totale dei contributi fino a 8.000 euro annui per l’assunzione di madri con almeno tre figli minorenni, disoccupate da almeno sei mesi.
  • Durata:
    • 12 mesi per contratti a termine,
    • 18 mesi per trasformazioni a tempo indeterminato,
    • 24 mesi per assunzioni dirette a tempo indeterminato.

 Trasformazione da full time a part time

  • Priorità per lavoratrici e lavoratori con almeno tre figli conviventi.
  • Ai datori di lavoro che accolgono la richiesta senza ridurre il monte ore aziendale spetta un esonero contributivo del 100% fino a 3.000 euro annui per 24 mesi.

 In sintesi

La Legge di Bilancio 2026 si presenta come una manovra “di continuità” che punta a:

  • sostenere il reddito dei lavoratori e delle famiglie;
  • incentivare la produttività e i rinnovi contrattuali;
  • favorire l’occupazione stabile, con particolare attenzione alle madri lavoratrici e ai giovani.

Fonte: Edotto.com