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14 Novembre 2025

Formazione Sicurezza 2025: addio ai 60 giorni. L’ASR rivoluziona la formazione all’assunzione e segna la vera svolta per le aziende.

Il 17 aprile 2025 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Accordo che riordina in maniera organica l’intero sistema della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2025, l’Accordo abroga e sostituisce tutti i precedenti (2011, 2012, 2016), costituendo di fatto un Testo Unico della formazione.

L’obiettivo è chiaro: superare la frammentazione degli ultimi anni, eliminare le difformità territoriali e garantire qualità, tracciabilità e uniformità dei percorsi formativi. Le imprese, gli enti formatori e gli organi di vigilanza avranno a disposizione un unico riferimento valido sull’intero territorio nazionale.

Sono previste disposizioni transitorie:

  • 12 mesi per l’adeguamento dei nuovi corsi alle regole dell’Accordo;
  • 24 mesi per consentire ai datori di lavoro di completare il nuovo corso obbligatorio.

Perché un nuovo Accordo?

Negli ultimi anni il sistema formativo era diventato un mosaico complesso: più accordi, interpretazioni regionali diverse, contenuti non uniformi. L’esito era una formazione disomogenea, difficile da controllare e spesso poco efficace nei contesti operativi, soprattutto nei cantieri.

Il nuovo ASR 2025 punta a un quadro unitario per:

  • stabilire durate minime, contenuti e modalità comuni;
  • armonizzare i criteri per gli enti formatori;
  • rafforzare verifiche finali e tracciabilità;
  • potenziare la cultura della sicurezza come strumento di prevenzione, non come semplice adempimento burocratico.

La novità più importante: formazione dei lavoratori all’assunzione

Il nuovo Accordo abolisce definitivamente la deroga dei 60 giorni prevista dal 2011 per i neoassunti.

Da ora:
👉 la formazione generale e specifica deve essere svolta prima o contestualmente all’inizio dell’attività lavorativa.

Il lavoratore non può essere adibito a mansioni operative senza aver completato la formazione obbligatoria prevista dal proprio livello di rischio.

Perché è un cambio significativo?

  • Rafforza la prevenzione alla fonte.
  • Impone una migliore organizzazione nel processo di assunzione.
  • Riduce i margini di tolleranza per l’azienda.
  • Evita che personale non formato entri in cantiere con rischi elevati.

Le principali novità

L’Accordo dedica un’attenzione specifica alle figure chiave della prevenzione.

1. Preposti

  • Durata minima del corso: 12 ore (prima 8).
  • Modalità consentite: solo presenza o videoconferenza sincrona (e-learning escluso).
  • Aggiornamento: ogni 2 anni, minimo 6 ore (prima ogni 5 anni).
  • I corsi pregressi più vecchi di due anni devono essere aggiornati entro 12 mesi.

2. Dirigenti

  • Durata minima: 12 ore (in precedenza 16).
  • Per chi opera nei cantieri: modulo aggiuntivo di 6 ore.
  • Aggiornamento: quinquennale, minimo 6 ore.

3. Datori di lavoro

  • Corso base: 16 ore.
  • Modulo cantieri (imprese edili): 6 ore.
  • Modalità: presenza, videoconferenza e e-learning (ammesso).
  • Aggiornamento: ogni 5 anni, minimo 6 ore.
  • Se svolgono il ruolo di RSPP: ulteriori 8 ore generali + moduli specifici previsti per RSPP.

4. RSPP e ASPP

  • Nessuna variazione sostanziale dei moduli A-B-C.
  • Aggiornamento: 40 ore (RSPP) e 20 ore (ASPP) ogni 5 anni.

5. Coordinatori CSP/CSE

  • Durata invariata: 120 ore.
  • Aggiornamento: 40 ore ogni 5 anni.

6. Lavoratori – formazione generale e specifica

  • Generale: 4 ore per tutti.
  • Specifica:
    • 4 ore rischio basso
    • 8 ore rischio medio
    • 12 ore rischio alto
  • Deve essere svolta prima dell’inizio dell’attività, non più entro 60 giorni.

7. Ambienti confinati, spazi sospetti e attrezzature

  • Chiariti i requisiti minimi formativi per lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
  • Per le attrezzature di cui all’art. 73 del D. Lgs. 81/08 (es. macchine edili): previsti moduli teorici + pratici secondo specifiche dell’Accordo.

Conclusione

Il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 rappresenta una svolta strutturale: riordina, semplifica e qualifica. Ma come ogni norma, il suo valore dipenderà da noi, da come imprese, istituzioni e professionisti sapranno applicarlo con coerenza e convinzione. La sicurezza non nasce da un obbligo, ma da una cultura. Una cultura che dobbiamo continuare a costruire, giorno dopo giorno, con la stessa cura con cui si costruisce un edificio: partendo dalle fondamenta, che sono la formazione e la consapevolezza.

Fonte: Puntosicuro.it